Settimana scorsa sono tornato a suonare lungo la via Emilia. Ho sempre avuto un legame speciale con l’Emilia Romagna. Durante l’infanzia significava percorrerla per arrivare sulla Riviera, per trascorrere lunghi spensierati periodi di vacanze, era terra di svago, accoglienza e belle e durevoli amicizie. Crescendo è stata terra delle prime “fughe” individuali, la prima vacanza da solo non ancora maggiorenne, e poi via via continue incursioni durante le estati e durante anche l’anno, nuove amicizie, incontri, ottimo cibo, buon vino, divertimento e convivialità. Nel decennio più recente la via Emilia è diventata strada della musica e dell’arpa, nuove collaborazioni, concerti, seminari, approfittando sempre di rimanere qualche giorno in più per godermi questa bellissima terra che sa di accoglienza, cultura e ottima qualità di vita. Così è stato anche la scorsa settimana, con davvero bei momenti, prima l’incontro, per il seminario ed il concerto presso l’istituto musicale Peri di Reggio Emilia, con la classe dello splendido collega Davide Burani, e qualche allieva della sempre più numerosa e validissima classe di arpa del Conservatorio di Parma, e poi il concerto a Imola presso l’auditorium della scuola Vassura-Baroncini (una bellissima storia) per il Bologna Harp festival, giunto alla seconda edizione, una piccola gemma che con amorevole cura le colleghe Marianne Gubri ed Irene de Bartolo stanno facendo sbocciare. E’ stato bello percorrere ancora una volta quei km di asfalto, vedere tanta partecipazione ed entusiasmo ai concerti, incontrare nuovamente amici e condividere un piatto di pasta fresca ed un bicchiere di buon vino.
alla prossima! E che sia davvero presto!