Questo maggio ha un pizzico di follia in più, ma forse non è mai mancata. Ho sempre pensato che una Rivoluzione, soprattutto quando fa parte di un processo interno, non rappresenta mai una frattura ma una tappa evolutiva. Certo è la punta dell’iceberg, il momento in cui si rivela all’esterno, per cui sembra frattura da fuori, ma dentro è evoluzione, è il processo con la spinta dell’inquietudine, questa folle condizione umana alla ricerca di un punto di equilibrio tra aspirazione alla libertà e bisogno di sicurezza. “…e meno male che ho l’istinto e l’abitudine
ad arginare questo vuoto di inquietudine…” come canta Daniele Silvestri (a proposito che bell’album e che gran bel concerto sta proponendo! ) . Ed allora libriamo le ali, non solo metaforicamente (mi aspettano un bel po’ di voli, anche avanti ed indietro nello stesso giorno), e portiamo avanti progetti che già ci sono (Evolution!), con gli appuntamenti di Nordic Dream nel Giardino Sonoro di Sciola, con Nahui per Sound Around the island, con “Sto bene, proprio ora, proprio qui” , il nostro lavoro su Giorgio Gaber; e poi via verso il Beograd Harp Festival, a portare Harpscapes in Serbia e questa volta rappresentando la Svizzera (suonando tra l’altro anche in un evento speciale per il Cancelliere e la delegazione in visita Ufficiale). E poi Revolution, il debutto di un nuovo progetto, di cui non posso svelare ancora niente, né per contenuti né per location… Curiosi? Seguitemi da qui al 27 maggio sui social, via via arriveranno i dettagli…ed intanto come dice il mio supereroe preferito…Fletto i muscoli e sono nel vuoto…